Canali “remoti”

  • inserzioni e offerte sulla stampa quotidiana e sulla stampa dedicata
  • siti web, portali e social network dedicati al recruiting
Inserzioni e offerte sulla stampa quotidiana e sulla stampa dedicata
Solitamente per chi è alla ricerca di lavoro, le inserzioni pubblicate sui giornali quotidiani, sui periodici e sulla stampa dedicata rappresentano un vasto serbatoio di possibilità, per cui dare un’occhiata ai giornali diventa un’abitudine attraverso la quale si inizia a conoscere il mondo delle professioni e le richieste delle imprese. Nonostante il costo relativamente elevato per la pubblicazione, il canale delle inserzioni sulla stampa (dette anche “inserzioni a modulo”) è un metodo di ricerca del personale formale e moderno, utilizzato per alcune principali ragioni e caratteristiche:

 
  • Pubblicare sulla stampa un’inserzione di lavoro ha un costo. È per questo che le aziende considerano questa attività un investimento; quando vi ricorrono – e questo avviene in genere con minor frequenza rispetto all’utilizzo di altri canali informali di ricerca – lo fanno con obiettivi più mirati e circoscritti.
  • Attraverso le inserzioni sulla stampa è possibile raggiungere un numero di candidati potenzialmente elevato. Tutte le ricerche effettuate sull’utilizzo delle inserzioni a modulo, tuttavia, mostrano che la grande diffusione dell’informazione non finisce per rivolgersi ad una platea troppo indifferenziata, rivolgendosi invece a destinatari che sono sì numerosi, ma in qualche modo anche selezionati.
  • I contenuti delle inserzioni permettono di operare una prima selezione delle candidature. Questo avviene, in un tempo relativamente breve, grazie alla descrizione del profilo ricercato e dei requisiti di accesso. E poiché rispondere ad un’inserzione richiede un tempo e dei costi, per quanto minimi, questo scoraggia i candidati che non abbiano una qualche effettiva corrispondenza con il profilo ricercato. È anche per questo che le inserzioni sulla stampa sono uno dei più efficaci canali per rivolgersi a coloro che sono già occupati e che stanno già operando nel profilo richiesto.
  • Attraverso la stampa soprattutto le imprese medio-grandi. È più probabile che la piccola e piccolissima impresa tenda a fare maggiormente ricorso ai canali informali di ricerca dei collaboratori e all’utilizzo dei reticolati sociali, piuttosto che ai canali a mezzo stampa; sono le imprese medio-grandi – o comunque le imprese con un buon livello di strutturazione organizzativa interna – a ricorrere molto di più alle inserzioni sulla stampa, spesso finalizzando le selezioni alla creazione di una banca dati “di riserva” che consenta loro di poter disporre di una forza-lavoro adeguata nel momento in cui si rendesse necessaria.
  • Attraverso la stampa i profili più qualificati. Le ricerche sulle dinamiche di accesso al mercato del lavoro confermano che è attraverso la stampa che passa preferibilmente la domanda di lavoro qualificato, piuttosto che attraverso i canali informali di ricerca. Inoltre, il livello della qualifica ricercata sembra essere correlato anche con l’area geografica di diffusione del mezzo stampa: sui giornali a tiratura locale è più frequente incontrare annunci per qualifiche generiche e meno specializzate; sui giornali a diffusione nazionale, invece, vengono pubblicati quasi esclusivamente inserzioni di ricerca di personale qualificato e di profilo medio-alto.


L’elenco dei giornali su cui vengono pubblicati annunci di lavoro non può essere definitivo né esaustivo, in ragione delle scelte editoriali delle diverse testate, delle diverse realtà territoriali e del livello di spazio e specializzazione che la testata intende attribuire alla pubblicazione inserzioni, che esprimono una quantità “mobile” di mezzi stampa.
A solo titolo esemplificativo, si forniscono i link ad alcuni giornali su cui sono pubblicate inserzioni di lavoro:

Siti web, portali e social network dedicati al recruiting
Il grande sviluppo di internet e dei social network ha dato ad un enorme impulso al proliferare di siti dedicati al lavoro, tanto da far nascere in molti l’illusione che tutte le offerte di lavoro passino sul web. Sicuramente la rete permette di far circolare le informazioni in maniera gratuita o poco costosa, raggiungendo in tempi brevissimi tutti gli angoli del pianeta, favorendo perciò l’accesso di imprese, agenzie di ricerca e selezione e di cercatori di lavoro; ma non tutte le opportunità di lavoro stanno nella “rete”. E quando ci si mette alla ricerca del lavoro, resta valida la regola di non limitarsi mai ad un solo canale di ricerca (per quanto ampio come il web), ma utilizzare anche tutti gli altri canali, dalle agenzie presenti sul territorio, all’autocandidatura diretta presso le aziende, alle possibilità offerte dalla rete di conoscenze dirette e indirette così, ai social network online.


Ad ogni modo, quando si usa internet per cercare lavoro, bisogna sapersi districare nella giungla dei siti di annunci gratuiti e non, nei siti delle agenzie per il lavoro, nei portali di recruiting, ecc.
Senza pretendere di essere esaustivi, abbiamo provato a censire alcune principali tipologie di siti web dedicati al lavoro, in modo da fornire una minima “bussola” all’interno della rete:
  • I motori di ricerca degli annunci di lavoro. Funzionano come una sorta di “Google“, andando alla ricerca di annunci tra gli innumerevoli siti che presentano offerte di lavoro. In questo modo possono semplificare e velocizzare la ricerca, raggruppando in una sola schermata informazioni disperse negli angoli più remoti della rete. La caratteristica principale degli “aggregatori” è quella di indirizzare gli utenti direttamente al sito “fonte” dell’offerta. Questo significa che non possono essere indicizzate offerte che non hanno una specifica pagina dove gli utenti possano candidarsi. I principali motori di ricerca in Italia sono Cliclavoro, Indeed, Jobrapido, Trovit, Careerjet, Bachecalavoro, e Motorelavoro.
    Poiché si tratta di siti molto cliccati, ci soffermiamo un po’ per fare alcune valutazioni sulla qualità delle loro informazioni, o meglio, sulla qualità delle offerte che promuovono. In maniera sintetica e intuitiva, è possibile farsi un’idea della qualità delle offerte di lavoro contenute in questi motori di ricerca basandosi su alcuni criteri:
    1. È importante che ci sia una chiara distinzione tra annunci “cerca lavoro” e annunci “offro lavoro”, distinzione che permette di differenziare i destinatari e circoscrivere le ricerche.
    2. È importante che il motore di ricerca tuteli il fruitore rispetto al contenuto delle offerte di lavoro, verificando che siano tutte legittime, che non vi siano lamentele presenti online su quel sito, che per ogni offerta sia presente un modo per candidarsi al lavoro.
    3. È importante che le offerte di lavoro non siano “vecchie” e obsolete. Alcuni motori di ricerca mantengono le offerte sui loro siti per mesi, essenzialmente fino a quando la pagina dell’offerta non viene tirata giù dal sito che la pubblica. Questo causa la diffusa presenza di annunci ormai “scaduti”. Alcuni motori di ricerca hanno delle “regole” di gestione delle offerte pubblicate, che prevedono dei limiti di tempo prestabiliti.
    4. È importante che i motori di ricerca sappiano riconoscere le offerte che risultano duplicate (perché pubblicate da più agenzie e fonti), evitando al fruitore inutili perdite di tempo.
    Dopo un po’ di familiarità e di esperienza di ricerca, ogni cercatore è in grado di riconoscere i suddetti criteri di qualità.
  • Siti aziendali. Si tratta dei siti ufficiali che le aziende utilizzano per presentarsi ai propri clienti, partner e fornitori. Sempre più strumenti per gestire attività di marketing e commerciali, i siti web ufficiali sono molto spesso anche il mezzo per entrare in contatto con le imprese al fine di costruire collaborazioni professionali.
  • Siti delle agenzie pubbliche e private per il lavoro. Ormai tutti i centri per l’impiego pubblici, le agenzie di somministrazione di manodopera, le agenzie di intermediazione, selezione e ricerca di personale erogano i propri servizi sia attraverso i propri sportelli sia attraverso il web. In particolare sul web è in genere possibile visionare le offerte di lavoro gestite, inviare la propria candidatura, inserire il proprio curriculum all’interno di banche dati, ottenere consulenza on line sulle modalità di ricerca del lavoro. Al proposito si veda il paragrafo “CANALI FORMALI E DEDICATI ALLA RICERCA DEL LAVORO”.
  • Portali tematici. Poiché il lavoro è una “materia” complessa, attorno alle diverse questioni che lo riguardano sono sorti una molteplicità di portali tematici, veri e propri repertori di informazioni e servizi dedicati. A titolo meramente esemplificativo, citiamo alcune delle tematiche più ricercate:
    * portali dedicati alla raccolta di annunci di lavoro
    * portali dedicati a consigli e informazioni su come gestire una ricerca del lavoro
    * portali dedicati a raccogliere elenchi e repertori delle professioni e dei mestieri, anche per settore economico
    * portali dedicati a studi, statistiche e ricerche sul mercato del lavoro, per conoscere dinamiche e prospettive di sviluppo
    * portali dedicati all’orientamento, che hanno l’obiettivo di supportare le persone nella definizione del proprio progetto professionale
    * portali dedicati alla raccolta e promozione di opportunità di lavoro in Europa e nel mondo
    * portali dedicati alle regole del lavoro, cioè alla normativa, ai diritti, ai doveri e alle tipologie contrattuali del lavoro
    * portali dedicati a specifici gruppi di lavoratori o comunità professionali (ad es. lavoratori atipici)
  • Social network per il lavoro e comunità professionali on line. Esistono alcuni social network nati per favorire lo sviluppo di reti di relazioni in ambito professionale, con strumenti pensati per presentarsi e farsi conoscere, interagire con gli altri utenti e gestire le comunicazioni all’interno della rete. I più noti sono:
    * Linked In https://it.linkedin.com/
    * Xing https://www.xing.com/it
    * Facebook Jobs www.facebook.com
  • Siti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle sue Agenzie e Istituti. Il Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali presiede a diverse Agenzie ed Istituti che si occupano di aspetti specifici e fondamentali del lavoro. Ci riferiamo in particolare a:
    * ANPAL – Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro https://www.anpal.gov.it/
    * INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale – che ha competenza in materia di pensioni, malattia, ammortizzatori sociali, maternità, indennità di disoccupazione) https://www.inps.it/
    * INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione degli Infortuni sul Lavoro – che ha competenze in materia di prevenzione e assicurazione degli infortuni sui luoghi di lavoro) https://www.inail.it/cs/internet/home.html
    * Ispettorato Nazionale del Lavoro (ha competenze in materia di ispezione e regolarità dei rapporti di lavoro) https://www.ispettorato.gov.it/it-it/Pagine/default.aspx
    * INAPP (ex ISFOL) – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche. Ente pubblico di ricerca, che svolge analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro, delle politiche dell’istruzione e della formazione, delle politiche sociali e di tutte quelle politiche pubbliche che hanno effetti sul mercato del lavoro. https://inapp.org/it
  • Siti delle Associazioni di Categoria delle Imprese. In questi siti è possibile trovare informazioni sulle imprese ed opportunità per segnalare il proprio curriculum.
  • Siti delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. In questi siti è possibile trovare informazioni sulle regole del lavoro, sui diritti / doveri dei lavoratori e sui servizi di tutela della regolarità e sicurezza sul lavoro.