Come si diventa un bottegaio

Intervista ad Andrea Venturi

Come si diventa un bottegaio
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Al giorno d'oggi è una professione difficile. Gli alimentaristi gli addetti ai supermercati non hanno la necessità di conoscere e svolgere tutte le mansioni che , giornalmente, svolge il bottegaio. Deve sapere di acquisti, vendita, marketing, psicologia, storia, gastronomia e tanto altro.
Non è sufficiente un corso di abilitazione alla professione. bisogna assolutamente studiare, ampliare le proprie conoscenze.
 
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Gmail, Internet, fiere di settore.
 
COME SI DIVENTA UN “BOTTEGAIO" COME TE?
Ho un passato da chef: 20 anni di cucina, di ristorante, dove la caratteristica principale era la ricerca delle materie prime, il territorio, la fragranza del piatto. Partivo dalla storia per mettere nel piatto la modernità. Questo lavoro è molto simile: devi partire da molto lontano per poter arrivare al giorno d'oggi con un'informazione completa e sintetica, devi saperti guadagnare la fiducia del cliente e cercare di non tradirla mai. La tua forza deve essere quella di non vendere prodotti ma emozioni, mestieri, vite. Per distinguerti devi conoscere e quindi studiare, essere curioso.
 
IL TUO MOTTO?
Il mio motto è una meravigliosa citazione di M. Pollan: "Il cibo a basso prezzo è un'illusione, non esiste. Il vero costo del cibo, alla fine, viene pagato da qualche parte. Se non lo paghiamo alla cassa, lo paga l'ambiente e la nostra salute".
 
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