Come si diventa graphic designer
Intervista a Giulia Monaldi
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
1/ Ricerca
La ricerca è alla base del mio lavoro. Cerco di rimanere sempre al passo con le novità. L’aspetto affascinante è che il graphic designer diventa esperto di qualsiasi altro settore, perché quello che vuole comunicare deriva da uno studio approfondito dell’ambito, e da elementi sociali, culturali e cognitivi che possano influenzare la percezione visiva delle persone.
2/ Concept
Dopo aver definito le esigenze del cliente, elaboro un concept, individuando la soluzione creativa più efficace per rappresentare graficamente il messaggio, e soprattutto quello che richiede il cliente stesso.
3/ Progetto grafico
Questa è la fase finale dell’elaborazione del concept scelto, dove utilizzo tutti gli strumenti grafici per creare la soluzione visiva che funziona meglio.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Suite Adobe con programmi grafici come Illustrator, Photoshop, Indesign, Lightroom, blocchetto degli appunti per creare bozze di progetto, tavoletta grafica per definire il disegno e un antistress, che sia la musica, un video, un libro, una passeggiata che possa influenzare il pensiero creativo quando gli occhi iniziano a pesare davanti al pc.
COME SI DIVENTA UNA "GRAPHIC DESIGNER" COME TE?
Per quanto mi riguarda, oltre alla laurea e workshop creativi, il graphic designer lo si diventa con passione, tempo e pazienza. È un lavoro che richiede un forte interesse e una frequente ricerca visiva per implementare al meglio la creatività.
IL TUO MOTTO?
Le belle cose capitano a chi crede, cose ancor più belle capitano a chi è paziente. Ma le migliori vanno a chi non s’arrende.
1/ Ricerca
La ricerca è alla base del mio lavoro. Cerco di rimanere sempre al passo con le novità. L’aspetto affascinante è che il graphic designer diventa esperto di qualsiasi altro settore, perché quello che vuole comunicare deriva da uno studio approfondito dell’ambito, e da elementi sociali, culturali e cognitivi che possano influenzare la percezione visiva delle persone.
2/ Concept
Dopo aver definito le esigenze del cliente, elaboro un concept, individuando la soluzione creativa più efficace per rappresentare graficamente il messaggio, e soprattutto quello che richiede il cliente stesso.
3/ Progetto grafico
Questa è la fase finale dell’elaborazione del concept scelto, dove utilizzo tutti gli strumenti grafici per creare la soluzione visiva che funziona meglio.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Suite Adobe con programmi grafici come Illustrator, Photoshop, Indesign, Lightroom, blocchetto degli appunti per creare bozze di progetto, tavoletta grafica per definire il disegno e un antistress, che sia la musica, un video, un libro, una passeggiata che possa influenzare il pensiero creativo quando gli occhi iniziano a pesare davanti al pc.
COME SI DIVENTA UNA "GRAPHIC DESIGNER" COME TE?
Per quanto mi riguarda, oltre alla laurea e workshop creativi, il graphic designer lo si diventa con passione, tempo e pazienza. È un lavoro che richiede un forte interesse e una frequente ricerca visiva per implementare al meglio la creatività.
IL TUO MOTTO?
Le belle cose capitano a chi crede, cose ancor più belle capitano a chi è paziente. Ma le migliori vanno a chi non s’arrende.