Come si diventa Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva

Intervista ad Alessia Frulli

Come si diventa Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Non credo sia semplice riassumere tutto in 3 attività ma ci proverò.
La prima sicuramente e OSSERVARE, passo il mio tempo ad osservare i bimbi che prendo in carico sia prima che durante il nostro percorso. Perché? Perché ogni bambino e unico e altrettanto unico e il suo percorso di crescita e le strategie che dovremo scegliere ed utilizzare affinché possa compierlo al meglio delle sue possibilità.
La seconda credo sia AGIRE, ovvero mettere in atto le competenze acquisite durante il mio percorso di studi ed in base alle conclusioni cui sono giunta con la mia osservazione e valutazione, se necessario.
Come agire? Con l'ultima e la più importante tra le attività: GIOCARE. Perché questo e il modo con cui i bambini si relazionano col loro mondo e questo e il modo con cui noi dobbiamo interagire con loro, consentendogli di imparare e scoprire quotidianamente qualcosa di nuovo.
 
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Come ho accennato nella domanda precedente: giochi. Di ogni tipo, dal più classico, banale e conosciuto a quello ricercato o creato con materiali di riciclo.
Ma soprattutto e fondamentale un continuo aggiornamento, perché la scienza e la conoscenza evolve e noi con essa, fornendo talvolta delle linee guida che consentono di progettare un percorso ideato ad hoc per il bambino, sapendo già quali possono essere le strategie utili e quelle invece da evitare.
 
COME SI DIVENTA UN “Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva" COME TE?
Ho conseguito la laurea triennale in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva, che fa parte delle Professioni Sanitarie.
Durante il corso di laurea le ore di tirocinio obbligatorio sono molte e consentono da subito di entrare a contatto col mondo dei bambini. Successivamente e necessario rispettare la formazione continua obbligatoria, che consente anche di conseguire un certo tipo di specializzazione anche in assenza di master o percorsi di laurea magistrale.
 
IL TUO MOTTO?
"Se vuoi, puoi". Fondamentalmente conseguente al fatto che mi sono laureata alla triennale con una bimba di nemmeno 3 anni, ho iniziato la magistrale con una seconda bimba di 5 mesi e lavorando e sto continuando il mio percorso lavorativo e di formazione puntando ad un Dottorato in ricerca. Basta volerlo!

 
 
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