Come si diventa un home stager

Intervista a Mirna Casadei

Come si diventa un home stager
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Il mio lavoro di Home Stager consiste nel preparare un immobile per presentarlo sul mercato in modo efficace, che sia destinato alla vendita o all’affitto, in modo da dimezzare i tempi di vendita (o di affitto). L’obiettivo è difenderne il prezzo aumentandone il valore percepito.
La prima attività della quale mi occupo è diffondere il più possibile questa nuova professione ancora poco conosciuta in Italia, trasmettere ai miei potenziali clienti l’importanza della presentazione degli immobili e renderli consapevoli che l’acquisto della casa è un acquisto al 100% emozionale.
La seconda è guardare la casa con occhi “super partes”. Il mio compito è preparare la casa per un potenziale acquirente del quale non conosco l’identità. Devo creare un’atmosfera accogliente e “far sentire a casa” il potenziale cliente.
La terza è orchestrare un’organizzazione perfetta fra logistica, magazzino, trasporti, tempi, progettazione.
 
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Gli strumenti “astratti” principali sono la creatività, la capacità di astrazione e la capacità di organizzazione. Gli strumenti “pratici” invece sono: complementi d’arredo, tessuti, arredi, elementi decorativi, elementi scenografici e… una fornita cassetta degli attrezzi!
 
COME SI DIVENTA UN “HOME STAGER" COME TE?
Ci si prepara moltissimo! Innanzitutto è necessario frequentare un corso professionale di Home Staging con un/una docente esperto. In questo lavoro ci sono ancora troppe persone che si avvicinano a questa professione convinte che sia sufficiente avere buon gusto nell’arredamento. Perché sia una vera professione e sia di conseguenza anche redditizia, è necessario avere diverse competenze: allestimento, interior design, scenografia, utilizzo del colore, conoscenza degli spazi, psicologia dei processi d’acquisto, logistica, organizzazione, fotografia e composizione… e potrei citarne altre mille. La professionalità e la competenza devono essere al massimo livello per far percepire il valore a un servizio innovativo per il mercato.
 
CON QUALI PERCORSI DI STUDIO ED ESPERIENZE?
Spesso mi chiedono se per diventare Home Stager sia necessario avere una formazione pregressa nel settore, ad esempio essere laureati in Architettura. Io rispondo che spesso una formazione nel settore è controproducente! Un architetto/arredatore/interior designer è formato per realizzare un progetto su misura per un committente, legato ai suoi gusti estetici ed esigenze, mentre l’Home Stager lavora per un pubblico del quale non conosce l’identità. È un approccio completamente diverso, per questo spesso è meglio una mente libera da condizionamenti.
 
IL TUO MOTTO?
Il migliore Home Staging è quello che non si vede: imparare a valorizzare gli immobili senza che si percepisca troppo che sono stati preparati. Con naturalezza e semplicità. Creare allestimenti semplici e puliti ma emozionali, quindi efficaci, è la vera sfida.
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