Come si diventa un tecnico informatico sistemista

Intervista a Marco Rossetti

Come si diventa un tecnico informatico sistemista
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Sono un tecnico informatico sistemista, con più di dieci anni di esperienza e da un anno e mezzo a questa parte lavoro presso l’azienda “Qualità in Farmacia” del Gruppo “Cgm PharmaOne”.
L’azienda si occupa di fornire servizi di assistenza informatica a 360 gradi nel settore farmaceutico.
Il mio lavoro è incentrato principalmente sulla configurazione, e successiva installazione in loco, dei dispositivi informatici -hardware e software -venduti dalla mia azienda alle farmacie clienti (pc, stampanti, casse, totem eliminacode, display pubblicitari, etc..).
La seconda fondamentale attività di cui mi occupo, consiste nel fornire assistenza da remoto, gestendo le richieste che riceviamo in termini di supporto e/o la risoluzione di problemi hardware o software dei dispositivi presenti presso i punti vendita dei clienti.
Infine, un terzo compito che svolgo regolarmente, è quello di eseguire verifiche tecniche periodiche sui registratori telematici delle farmacie appartenenti al gruppo Cgm, rilasciando il relativo certificato di conformità dello strumento valido 2 anni.
 
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
La mia attività è incentrata sull’utilizzo del computer.
In particolare mi servo di alcuni softwares aziendali e del web per accedere a tutte le informazioni necessarie a risolvere i problemi tecnici dei clienti.
Inoltre, nelle attività di assistenza fuori ufficio, porto sempre con me la fedele valigetta contenente tutti gli altri attrezzi fondamentali del mestiere (cavi di rete e di corrente, adattatori, switch, cacciaviti etc..).
 
COME SI DIVENTA UN “TECNICO INFORMATICO SISTEMISTA" COME TE?
Il mio approccio all’informatica è cominciato durante le scuole superiori, frequentando l’ITIS in telecomunicazioni. Ho proseguito poi conseguendo una laurea triennale in Comunicazione Digitale a Milano.
Finiti gli studi ho svolto alcuni anni di lavoro come libero professionista, in seguito ho iniziato a lavorare come dipendente in aziende del settore informatico specializzate in assistenza tecnica per il mondo retail.
 
IL TUO MOTTO?
Il mio motto e’: “Fino alla bara, s’impara!”.
A parte la battuta, credo molto nella formazione continua, come strumento che accompagna qualsiasi professionista durante tutto l’arco della sua carriera.
 
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